La Necropoli di Porto all’Isola Sacra

Necropoli di Porto all’Isola Sacra

La Necropoli di Porto all’Isola Sacra è un sito archeologico di rara bellezza praticamente sconosciuto al grande pubblico nel comune di Fiumicino.

Si tratta di una necropoli antica, perfettamente ben conservata, immersa nei campi e nel verde della macchia mediterranea a due passi da via dell’Aeroporto di Fiumicino.

Ci troviamo in quel lembo di terra tra l’antico porto di Roma, ovvero Portus a Nord e la città di Ostia Antica a Sud.

Lambito ad Ovest dal Mare e ad Est dal Tevere.

Se non avete ancora capito di cosa stiamo parlando…ebbene si! Si tratta di un cimitero antico…

Oggi si va per tombe…Ma chi aveva fatto costruire la Necropoli di Porto dell’Isola Sacra?

La risposta sta nel titolo…gli abitanti di Porto.

Ci occupiamo dunque degli antichi Portuensi che lavoravano al Porto.

Quindi di un ceto medio, fatto di commercianti, artigiani, piccoli imprenditori che si fanno costruire le loro tombe non lontano, ma comunque fuori dal centro abitato di Portus.

Chi era seppellito nella Necropoli?

A conoscere nel dettaglio questi personaggi ci pensano non solo le targhe funerarie poste sul fronte delle tombe, ma anche le ancora meglio esplicite rappresentazioni in terracotta, dei diversi mestieri, che i proprietari esercitavano da vivi, messi in bella vista proprio accanto alle iscrizioni.

Non solo per la sua stessa natura,  ma proprio per ancora la sua collocazione odierna, che la necropoli di Porto dell’Isola Sacra ha mantenuto intatto il suo carattere di luogo di pace e dell'”anima”.

Addentrandosi per i moderni vialetti che conducono alle “tombe di famiglia” si resta incantati e sorpresi di come con tanta cura gli abitanti di Portus tenessero a non essere dimenticati e non cadere nell’oblio del tempo che passa.

I complessi funerari condividono per la maggior parte dei casi le stesse strutture architettoniche.

Tuttavia, la decorazione interna delle tombe è nonostante tipologie decorative comuni, in ogni singolo caso una vera e propria scoperta.

Quando si entra all’interno di questi sepolcreti si è subito avvolti da un senso di profondo rispetto, quasi timore reverenziale per questi uomini del passato.

Da un certo momento in poi si avverte non più e solo il loro bisogno di auto referenziarsi attraverso la propria sepoltura, ma di vivere in modo più intimo, più sentito il senso della morte.

Queste espressioni così interiori  permettono di avvicinarli più profondamente al nostro moderno sentire.

E a seguire probabilmente il consiglio principe di godersi appieno la vita.

Siete pronti per conoscere questo sito straordinario?

Evento culturale  a cura di Laura Scoccia

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