Ipogeo degli Aureli

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L’Ipogeo degli Aureli è un antico sepolcreto, posto lungo la via Labicana Vetus.

Fu scoperto casualmente nel 1919 durante il periodo del grande fervore edilizio per la costruzione del quartiere Esquilino nella Roma Post – unitaria.

Il monumento apparteneva ad una ricca  famiglia di Liberti imperiali, ed era compreso entro le mura Aureliane, segno evidente che fu costruito prima della loro edificazione.

E’ datato infatti solitamente tra il 230 ed il 240 d. Cr.  e utilizzato fin prima della costruzione delle mura.

La tomba si svilluppa su due piani: un ambiente superiore semiipogeo di cui si conserva solo la parte inferiore, e due ambienti posti al di sotto di essa. Un mosaico  pavimentale nella sala inferiore ha permesso di identificare i proprietari del sepolcreto: Aurelius Felicissimus dedica il sepolcro ai suoi fratelli e coliberti.

Nonostante la preziosa informazione dei destinatari e costruttori della tomba, l’elemento che più ha destato meraviglia ed ancora continua ad affascinarci sono le numerosissime e misteriose pitture presenti.

Dopo 10 anni di restauri, nel giugno del 2011 la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, ha terminato un complesso lavoro di restauro, che ha permesso di reinterpretare anche alla luce di nuovi e moderni strumenti di diagnostica, i complessi soggetti rappresentati in pittura all’interno dell’ipogeo.

Il ciclo pittorico rappresentato sembrerebbe testimoniare tendenze religiose sincretiche in un clima multireligioso presente a Roma nella prima metà del III sec. d. Cr. in cui,  in pieno periodo di cambiamento religioso, dovuto all’affermarsi del Cristianesimo, è lecito ipotizzare che i componenti di questa famiglia non fossero ancora pagani e non fossero del tutto già cristiani.

Scopriamo insieme questo luogo straordinario di Roma…

N. B. Il sito  è sotto la custodia della Pontificia Commissione di Archeologia

Solitamente è chiuso al pubblico. Eccezionalmente è concessa l’apertura su richiesta che prevede la presenza di un  custode e di un  archeologo della Pontificia che si occuperà dell’esposizione del sito.

All’interno dell’area non è consentito fare fotografie o riprese video, sarà necessario munirsi di una torcia e indossare scarpe comode, se necessario vestirsi a strati

La visita è a numero chiuso max 15 partecipanti e la conferma di partecipazione dovrà pervenire entro e non oltre il 24 ottobre

Informazioni di visita:

 Data: Domenica  30 ottobre 2016,

Appuntamento: ore 10.35

Inizio visita: L’inizio della visita è previsto 10 minuti ca. dopo l’orario di appuntamento, permettendoci di svolgere le consuetudinarie pratiche dell’accoglienza

Durata di visita: 75 min ca. come stabilito dalla Pontificia Commissione di Archeologia

Visita guidata: € 20.00 (costo stabilito dalla Pontificia Commissione di archeologia), il pagamento dovrà essere effettuato anticipatamente via bonifico entro e non oltre il 24 ottobre.

Chi dovesse rinunciare alla visita in extremis nonostante il pagamento anticipato perderà comunque la quota versata

Indirizzo: via Luigi Luzzati, 2 B

Il sito è facilmente raggiungibile dalla fermata metro linea A Manzoni

 Sarà rilasciato materiale informativo ai fini della comprensione dell’itinerario culturale

A fine visita la Dott.ssa Laura Scoccia porterà a conoscere la cosìdetta aula di Minerva Medica, nei pressi dell’Ipogeo

(la visita in esterno non prevede cuffie)