Il Parco degli Acquedotti

  Ai margini del popoloso quartiere di Cinecittà, tra l’Appio Claudio, via delle Capannelle e la linea ferroviaria Roma – Napoli sorge uno splendido lembo della campagna romana, ricco di preziose testimonianze archeologiche, storiche ed ambientalistiche: Il Parco degli Acquedotti.

 Siamo all’interno del più vastoParco Archeologico dell’Appia Antica, istituito con legge regionale il 10 novembre 1988, a tutela, conservazione e fruizione di un bacino unico di storia, cultura, bellezze naturalistiche, patrimonio comune della comunità.

In particolare, l’area archeologica  degli Acquedotti, si estende per 240 ettari, caratterizzata dalle monumentali rovine dell’acquedotto Claudio, opera di Caligola terminata dall’imperatore Claudio, dell’acquedotto Felice, voluto da papa Sisto V, Felice Peretti, che restaurò e  sovrappose quest’ultimo, all’antico acquedotto dell’Acqua Marcia, sfruttandone in parte le arcate.

Inoltre, degni di nota sono i resti della Villa delle Vignacce che costeggia l’odierna via Lemonia, sparsi ormai per parte del parco, ma che dovevano rappresentare una sontuosa villa di ben 5 periodi di vita che vanno dal I sec. d. Cr. al VI sec. d. Cr.

Accanto alla villa, l’imponente cisterna che alimentava direttamente gli ambienti principali dell’esteso complesso abitativo.

Passeggiando per il Parco avremo la possibilità di visitare il cosìdetto Casale di Roma Vecchia, la cui struttura principale è datata al XIII sec., che probabilmente rappresenta la fusione delle case – torri baronali medievali, su antiche vestigia romane.

Costeggia il casale, il fosso artificiale della Marrana dell’Acqua Mariana, voluto da papa Callisto II nel 1122 per i molini negli orti della basilica di S. Giovanni in Laterano.

Al termine del nostro itinerario sarà possibile godersi per chi volesse un buon aperitivo immersi ancora nelle atmosfere idilliache del parco.

Scopriamo insieme questo angolo dell’Agro Romano, riappropriandoci di un patrimonio di inestimabile valore…