Castel sant’ Angelo

L’ antico mausoleo dell’imperatore Adriano svetta solenne tra il Tevere, il rione Prati ed il cupolone della basilica di San Pietro, sebbene sia letteralmente circondato da un tessuto urbano relativamente recente, che si è andato formando dalla fine del’ 500 sino alle edificazioni dopo “Roma Capitale” del Regno d’Italia.

In epoca antica quest’area, l’ Ager Vaticanus, poco urbanizzata era invece dedicata a rigogliosi e lussuosi giardini aristocratici: i decantati Horti Romani.

Estesi parchi, modellati da esperti giardinieri all’interno dei quali sorgevano ricchi padiglioni, pergolati, portici, ninfei, porzioni residenziali che costituivano il nucleo abitato di queste floride dimore d’ozio

Adriano, decise di costruire qui una tomba degna di un imperatore e della sua famiglia collegandola tamite il ponte Elio al Campo Marzio al di là del Tevere.

Dopo la caduta dell’ Impero Romano divenne il principale vessillo di difesa del papato in Vaticano, autentica via di fuga dagli appartamenti meno sicuri vicino alla basilica di San Pietro.

In precedenza, roccaforte ambita dalle famiglie baronali che nel Medio Evo si spartirono la Roma in decandenza.

Tra ‘400 e ‘500 i papi decisero di arricchirla di agiati appartamenti per sè e per la loro corte, ma anche di attrezzarla delle tanto famigerate prigioni tristemente note fino alla presa di roma del 1870.

Oggi Museo Nazionale di Castel Sant’ Angelo conserva condensati al suo interno nella sua struttura unica ed originale tutte le più avvincenti narrazioni archeologiche – storico artistiche, testimoniate dai fasti delle epoche storiche che lo caratterizzarono per arrivare non indenne sino ai nostri giorni.

In cima,  l’arcangelo Michele, che rinfodera la spada e che dalla sommità del monumento  ancora protegge idealmente la città di Roma da ogni sorta di sventure.