Un angolino di Campo Marzio che chiamiamo Roma

Vi è mai capitato di desiderare di “perdervi” in un luogo?

Magari proprio nella vostra città?

Uno spazio sconosciuto, inconsueto, ricco di meravigliose testimonianze artistiche e architettoniche che rappresentano a loro volta racconti e storie lontane che vi incuriosiscono non poco?

Per gli appassionati di esperienze insolite oggi vi porto in giro per un angolino di Campo Marzio che chiamiamo Roma.

Perché solo un angolino?Quanti “angolini” avrà mai il Campo Marzio?

Per Campo Marzio intendiamo l’ampio spazio densamente urbanizzato abbracciato dalla grande ansa che qui crea il fiume Tevere, abitata ininterrottamente dai tempi della Roma arcaica sino ai nostri giorni.

Questo particolare stato di questo immenso spazio ha fatto si che ogni sua strada, vicolo, piazza, viuzza agglomerato di case stratificandosi nel tempo su sè stesso sia testimone di tantissimi racconti di vita che coprono un arco di tempo a dir poco secolare

Ecco che siamo già in presenza di diversi rioni (una sorta di acquartieramenti in cui era organizzata Roma a partire dal Medioevo)

Nella passeggiata che ho realizzato ne ho percorso almeno tre: Ponte, Parione, Regola

Nomi legati a monumenti importanti appartenenti a diversi periodi.

Ecco che lungo le strade principali sbucano vicoli sconosciuti…

Un portico medievale incastonato, un palazzo rinascimentale affrescato, una targa che ricorda di non creare immondezzai per strada, una edicola devozionale di una bella madonnella, una piazzetta appartata, che sa di Borgo medievale.

Con naso all’insù il desiderio di scoperta cresce, e come avvolti da un crescente turbinio di emozioni, il tempo e lo spazio si dilatano quasi a perdersi, senza sapere più dove ci si trova…

E il risultato di immenso stupore è finalmente soddisfatto…

La chiamano Roma, la città eterna, io la chiamo casa!!!

Lasciati rapire dalle emozioni che sa regalarti…

Leave a Comment

Your email address will not be published. All fields are required.